La Vara di Messina

La Vara di Messina

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Patronal Feast August 2018

Traditions that last over time

 

La Vara di Messina è un grande carro votivo dedicato a Nostra Signora dell’Assunzione portato in processione il 15 agosto di ogni anno.
Il ciclo di eventi che culmina con la festa di Nostra Signora dell’Assunzione è il momento di massima espressione religiosa da parte del popolo messinese, nonostante la festa patronale della città sia quella di Nostra Signora della Lettera, il cui anniversario liturgico cade il 3 giugno. Generalmente il termine vara si riferisce alla macchina processionale o artefatto, in particolare la grandiosa struttura piramidale. La vera bara, costituita da un’urna di cristallo, è posta sulla piattaforma del primo ordine delle diapositive (cippu), nel grande spazio sotto la cornice. L’uso come carro trionfale per uso profano risale al 21 ottobre 1535, in onore dell’imperatore Carlo V, passando per la Sicilia dopo la trionfante Conquista di Tunisi.
La macchina, opportunamente modificata nella parte superiore, al posto della figura del Padre Eterno che sostiene la Vergine Maria, ha presentato la statua raffigurante l’imperatore con i segni della vittoria nella sua mano. Il 2 novembre 1571 con Giovanni d’Austria vittorioso nella battaglia di Lepanto, lo spettacolo del carro trionfale con le stesse strutture fu ripetuto apportando le modifiche necessarie al personaggio posto in cima al pinnacolo principale.
Nel giugno del 1575 scoppiò a Messina un’epidemia di peste che durò circa trent’anni causando la morte di oltre 40.000 persone. La malattia fu portata dal Levante dopo la battaglia di Lepanto (7 ottobre 1571) e presto si diffuse a Reggio e altre coste della Calabria, tra cui Palmi (anche se in modo minore). I cittadini di Palmi hanno accolto coloro che sono fuggiti dalla città peloritana e anche, attraverso i suoi marinai, hanno inviato aiuti sostanziali nei generi di cibo e di petrolio.
Dopo la calamità, Messina come segno di gratitudine e gratitudine verso la città calabrese, con una risoluzione del Senato ha voluto donare alle autorità ecclesiali di Palmi, in segno di ringraziamento per l’aiuto dato, uno dei capelli della Madonna che era portato nella città siciliana nel 42 d.C. insieme con una lettera di benedizione e protezione dalla madre di Cristo.
L’11 gennaio 1582, accompagnato durante una traversata da una moltitudine di barche di Palese lastricate per una festa, la barca di Giuseppe Tigano portò da Messina alla Marina di Palmi un reliquiario contenente il Sacro Capello. Dal 1720 l’evento processionale si è spostato dal 14 al 15 agosto. Terremoto del 1908. La distruzione causata dal disastroso sciame sismico e la lenta ricostruzione, la tradizionale parata del carro votivo riprese nel 1926 con la Festa della Rinascita lungo la via Ferdinandea ricostruita, oggi via Garibaldi, da piazza Ottagona (piazza Filippo Juvarra) consolidando un nuovo itinerario che consentiva una maggiore capacità al pubblico. Durante gli eventi degli anni della seconda guerra mondiale, per voto, erano soprattutto le donne di Messina a tirare le corde.